MILANO_City Life
Moderno, innovativo, architettonicamente di
qualità, ottimo esempio di rigenerazione urbana: il quartiere City Life è uno
dei nuovi volti della Milano contemporanea.
La città infatti negli ultimi decenni ha
saputo innovarsi, puntando su interventi di riqualificazione importanti,
coinvolgendo vaste aree, mettendo in campo idee, strategie e, soprattutto,
visione del futuro.
Installazione "Coloris" di Pascale Marthine Tayou |
Dove ora sorge l’area di “Tre Torri”, con
edifici e un grande parco urbano, una volta sorgeva la Fiera Campionaria di
Milano, realizzata a partire dal 1923 e che è diventata negli anni sessanta e
settanta un volano del boom economico
italiano, affermandosi all’estero come la vetrina più nota e prestigiosa
del Made in Italy. Con il passare degli anni però la zona non era più adeguata
come polo fieristico, troppo compressa nella città che nel frattempo si era
ingrandita. Iniziarono così a progettare un nuovo complesso fuori Milano, a Rho-Pero,
inaugurato nel 2005, nelle vicinanze del quale è stato poi allestito Expo 2015.
Della vecchia Fiera Campionaria è rimasto il polo Fieramilanocity,
situato in zona Portello, che era stato costruito negli anni novanta.
Tra il 2007 e il 2008 sono stati demoliti i
padiglioni per lasciare il posto ai nuovi edifici: residenze, business
buildings e shopping mall.
Un vasto e ambizioso progetto,
un’importante riqualificazione di una vasta area nel cuore di Milano che ha
permesso di trasformare un distretto espositivo, in un luogo dove convivono
residenze, uffici, spazi pubblici, negozi e tanto verde. Dove prima c’erano i
muri che delimitavano il complesso fieristico ora ci sono signorili palazzi dal
design innovativo, percorsi pedonali, viali alberati, istallazioni, sculture
e, al centro, una nuova piazza moderna, con una fermata della
metropolitana, una galleria commerciale nella quale negozi e ristoranti si
affacciano sul terzo parco urbano di Milano.
Il progetto porta le firme di archistar di fama
mondiale: la poliedrica Zaha Hadid, il visionario Daniel Libenskid e il
giapponese Arata Isozaki.
Una parte delle residenze sono state disegnate da Zaha Hadid, una delle pochissime donne architetto nel panorama internazionale, scomparsa prematuramente nel 2016. Linee sinuose, grandi vetrate, materiali innovativi, terrazzi e prestazioni energetiche elevate per offrire grande comfort ai proprietari, ma anche risparmio energetico e rispetto per l’ambiente.
Residenze Hadid |
Residenze Libenskid |
Torre Hadid |
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