WASSILY KANDINSKY


Ieri sono andata alla mostra di Kandinsky a Palazzo Reale di Milano.

Mi è piaciuta molto e in particolare ci ho trovato un quadro che ha accompagnato parte dei miei studi universitari: "Accento in rosa", la copertina dell'edizione che ho letto de "Lo spirituale nell'arte" nell'agosto del 1993, durante una vacanza negli Stati Uniti. 


Ho ripreso in mano il libro e, oltre ad averci trovato il biglietto della mostra del 1993 a Verona, ho trovato molto affascinate rileggere alcune considerazioni sull'uso del colore, parte fondamentale dei quadri di Kandinsky.

"...il colore è un mezzo per influenzare direttamente l'anima. Il colore è il tasto. L'occhio è il martelletto. L'anima è un pianoforte con molte corde.
L'artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l'anima.
E' chiaro che l'armonia dei colori è fondata solo su un principio: l'efficace contatto con l'anima.
Questo fondamento si può definire principio della necessità interiore."


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