MUSEO DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA_un omaggio a Gabriele Basilico

Al museo della fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo (MI) è in corso, fino al 6 ottobre, una mostra omaggio a Gabriele Basilico, famoso ed importante autore milanese scomparso da pochi mesi.

La rassegna presenta diversi lavori del fotografo, dal 1969 al 1998, non è esaustiva della sua produzione ma solo una testimonianza di 110 fotografie per presentare una parte del suo lungo lavoro.


Le prime fotografie sono degli inediti poco conosciuti, scatti rubati per le strade delle città con occasionali personaggi e con soggetti ordinari.


Negli anni '70 fotografò il processo decisionale e partecipativo per la realizzazione del quartiere Matteotti a Terni. Ambienti domestici, gente comune immortalata nelle loro case, alcune della foto di ricerca sociale che gli furono commissionate nell'arco di diversi anni.


La fotografie più note di Basilico sono sicuramente "Milano ritratti di fabbriche" della fine degli anni '70, quelle in cui gli edifici sono i soli protagonisti dell'attenzione del fotografo. Rigore, simmetrie,  equilibrio. Spazi senza la presenza umana, solo muri, cemento, lamiera...



"La città era semideserta e un vento straordinariamente energico aveva ripulito l'orizzonte (...). Per la prima volta ho visto le strade e le facciate delle fabbriche stagliarsi nitide e isolate su un cielo inaspettatamente blu, dove la visione consueta diventa improvvisamente inusuale. Ho visto così, come se non l'avessi mai visto prima, un lembo di città senza il movimento quotidiano, senza le auto parcheggiate, senza gente, senza rumori."

Alla mostra sono inoltre esposte alcune foto degli anni successivi, l'hinterland milanese, una serie di bellissime fotografie di paesaggi costieri realizzate nel 1984-85 nella Francia settentrionale durante le campagne della Mission Photographique de la DATAR, poi alcune delle foto del reportage di Beirut e diverse immagini di città europee come Barcellona, Bilbao, Amburgo.


Le ultime foto sono quelle
di grande formato in cui Basilico tornò a focalizzare l'attenzione sui paesaggi urbani, gli edifici inanimati, le periferie, i grandi agglomerati attorno a Milano.


Una bella personale che ricorda il lavoro di un grande artista e di un attento osservatore del paesaggio.

particolare di quello urbano, che ha fatto la storia della fotografia italiana.

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