VALENCIA_Ciudad de las Artes y las Ciencias

Realizzata tra gli anni '90 e il 2006, a seguito di un concorso indetto dalla città di Valencia in un area da riqualificare, questo complesso è ora l'emblema della moderna Valencia.
Si estende su una vasta area di circa 350.000 metri quadrati dove prima scorreva il fiume Turia, deviato dopo l'alluvione del 1957,a sud della città vecchia di Valencia e verso la spiaggia.

E' sicuramente l'opera più importante dell'architetto valenciano Santiago Calatrava.

E' un'opera organica, fluida, una vera e propria opera d'arte che cambia "sembianze" con la luce del giorno e soprattutto con le luci e il gioco di specchi e riflessi che l'architetto ha saputo creare.
Struttura e movimento, così si può sintetizzare l'opera di Calatrava, a metà strada tra architettura e ingegneria moderna.

Pesce, occhio, scheletro? Giudicate voi...

Hemisferic
L'"occhio" del planetario ospita anche un cinema IMAX e un laser show. E' costituito da una grande semi-sfera in calcestruzzo coperta da un involucro trasparente (110x55,5 m) apribile alla sommità e alla base mediante tre elementi realizzati con una struttura mobile metallica, a cui sono fissate lastre vetrate; archi perimetrali inclinati sostengono il guscio e il lucernario e uno specchio d'acqua il cui sfondo è realizzato in vetro, copre la zona interrata, permettendo, specie di notte, un suggestivo riflesso dell'edificio.


Museo de las Ciencias Principe Felipe
E' un edificio a pianta rettangolare, una lunga galleria espositiva che ospita laboratori, strumenti scientifici, una sezione dedicata allo sport e ai fumetti.
La struttura sembra un'onda che si increspa, con una struttura in vetro, metallo e cemento armato bianco.



Umbracle
Accanto al museo e all'emisfero si trova un altro degli elementi che costituiscono la Città delle Arti e della Scienza.
La parte inferiore della struttura è formata da moderni archi in cemento armato che sorreggono una lunga passerella in parte coperta da achi in metallo che ospita un giardino coperto con specie floreali tropicali. 
Sempre sulla parte superiore si trova una passeggiata dalla quale si posono ammirare gli altri edifici e sulla quale si trovano delle sculture con molte bandiere (tranne quella italiana, sigh!).



Palau de les Arts Reina Sofia
E' l'edificio più a nord della Città delle arti e delle scienze, al di là del Pont de Montolivet, è un complesso con sale per la musica e il teatro. Può ospitare fino a 1700 spettatori. Si presenta come due grossi gusci in calcestruzzo, parzialmente intagliati, dai quali si vedono altri parti dell'edificio, in muratura e vetro.
Ai piedi dell'edificio sempre uno specchio d'acqua, elemento caratteristico di tutto il complesso.



Il Pont del Grau e l'Agora
Uno dei due punti che dividono l'area, il Pont del Grau, verso sud, è stato progettato da Calatrava. 
L'edificio dell'Agora è uno spazio polifunzionale nel quale si svolgono eventi di varia natura, rappresentazioni sportive, manifestazioni culrurali e canore.


Oceanografic
Conclude, a sud, la Città delle arti e della Scienza l'unico edificio non progettato da Calatrava ma da Felix Candela, architetto madrileno scomparso nel 1997. 
Si tratta del parco acquatico più grande d'Europa nel quale sono presenti molti abitat naturali che ospitano una gran varietà di pesci, uccelli e mammiferi.





Bibliografia
S. Polano, Santiago Calatrava, Electa, 1997 

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